Luca Vinci

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Abbattere l'odio per coltivare la pace
  "L'ira e' un'erbaccia, l'odio un albero", cosi' dice Agostino. Possiamo estirpare l'ira, possiamo farla avvizzire, basta non nutrirla, basta comprendere quanto sia pericolosa e inutile. Ma se l'odio mette radici e cresce, occorre un grande sforzo per abbatterlo, si nutre da solo, si nutre di noi e di chi ci sta vicini, si nutre dell'oggetto del nostro odio. La pace non puo' fiorire se c'e' l'odio, perche' ci sia pace occorre abbattere l'odio, sradicarlo, farlo morire. E' difficile, richiede un grande lavoro, e' necessario collaborare. Chi quell'albero l'ha piantato e nutrito, chi ha permesso che crescesse, chi l'ha irrigato e concimato, chi ha goduto dei suoi frutti, deve fare un'enorme sforzo per abbattere l'albero dell'odio, perche' ormai le sue radici sono penetrate profondamente dentro di lui.